Goran Ivanisevic torna sulla finale di Parigi ATP, Copertina, Generica

Ivanisevic: “Ero sicuro che Novak fosse il vero favorito a Parigi”

13/10/2020 09:10 104 commenti
Goran Ivanisevic e Novak Djokovic
Goran Ivanisevic e Novak Djokovic

Goran Ivanisevic ha rilasciato una lunga intervista al portale Tennis Majors, in cui si sofferma sulla sconfitta patita dal “suo” Novak Djokovic nella finale di Roland Garros, e sulle ripercussioni che questo torneo potrà avere sul n.1 del mondo.

“Ero davvero certo della vittoria di Novak a Parigi” dichiara Goran, “Ho inviato questo tipo di messaggi a Miljan (Amanovic, fisio di Djokovic, ndr) da tempo. Sono stato un po’ troppo ambizioso quando ho detto che Nadal non aveva alcuna possibilità, ma sentivo sinceramente che Novak era il favorito. So che il Chatrier è il “soggiorno” di Rafa e che può vincere lì anche quando gioca male, ma ancora una volta ero convinto che questo fosse l’anno di Novak a Parigi. Ma Novak non ha giocato all’altezza dei suoi soliti standard e Rafa ha giocato alla perfezione. Purtroppo Novak è riuscito a trovare i suoi migliori colpi solo sul 2-0 e un break sotto, e a quel punto era troppo tardi”.

Ivanisevic vede così la sfida tra i due: “Nadal lo ha battuto tatticamente e sotto ogni altro aspetto. La stessa cosa è successa a Melbourne lo scorso anno, con ruoli invertiti: Novak ha “ucciso” Rafa allora, e ora Rafa ha risposto. Molte aspettative, c’è davvero tantissimo in gioco… Quindi le ultime due finali di Slam che hanno giocato non sono state delle migliori in termini di qualità. La causa? Non ne sono sicuro… Tutto è iniziato male, Novak ha perso subito il servizio partendo da 40-15, è difficile riprendersi quando fai sentire Rafa a suo agio a Parigi e lui va al comando. Sentivo che le condizioni favorivano Novak, ma era come se non si fosse presentato in campo… mentre Rafa continuava a colpire e colpire. C’è stato un barlume di speranza sul 5-4 nel terzo, ma ormai era troppo tardi per girare la partita arrivati a quel punto”.

Dopo la finale, è stato chiesto a Djokovic se ritiene che sia ormai troppo tardi per raggiungere Nadal e Federer in termini di titoli del Grande Slam. Il n.1 ha risposto che i suoi obiettivi rimangono gli stessi, nonostante le occasioni perse a New York e Parigi. Ecco il punto vista di Ivanisevic sulla corsa a tre per chiudere da leader come numero di Slam vinti: “Per quanto potrà andare avanti Djokovic? Sicuramente per altri tre anni, al massimo del suo potenziale. Nadal ha un anno più di lui e abbiamo visto cosa è ancora in grado di fare, i suoi risultati a Parigi sono una delle più grandi imprese nella storia dello sport. Non parlo solo di tennis, ma di sport in generale. Novak ha sicuramente alcune stagioni eccellenti e titoli del Grande Slam davanti a sé. Proprio come Nadal è il re a Parigi, Novak è il re a Melbourne – è il favorito lì, come a Wimbledon e agli US Open. Novak dovrebbe presto superare Federer come numero di settimane in cima al ranking. Qualche tempo fa ho detto che sia lui che Rafa supereranno il record dei titoli del Grande Slam di Roger, continuo a pensarlo”.

Per il croato, il tema del più grande di sempre resterà dibattuto, anche se… “per stabilire chi può essere considerato il più grande, oltre al numero di Slam, è da prendere in considerazione innanzitutto il numero di settimane come numero uno al mondo, poi i titoli Masters e il loro record nei testa a testa. Ma alla file il “GOAT” resterà una questione di preferenze, gusti personali e il dibattito andrà avanti per sempre. Per me quella persona è Novak, per altri Federer o Nadal. Sarà molto difficile raggiungere un consenso unanime. Ma nel caso in cui Novak riesca a vincere più titoli del Grande Slam di Nadal e Federer, e pure il record di settimane come n.1, semplicemente non ci sarà spazio per alcuna discussione“.

Marco Mazzoni


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RUDOLFH CAMPAGNOLO (Guest) 14-10-2020 09:34
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Il palpa (Guest) 13-10-2020 23:01

Sono proprio loro che tirano fuori l’argomento di vincere tutto, dovrebbero imparare del buen Rafael che sempre con intelligenza diplomatica evade la questione e guarda a caso zitto, zitto è riuscito ad uguagliare a Federer appunto questo ultimo nel congratularsi con Rafa per lo slam raggiunto, rilancia ancora la sfida…. sostanzialmente credo si tratti di una questione di educazione, che nn sia che Goran fa la magra figura un’altra volta!

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gamesetmax 13-10-2020 22:13

Scritto da Losvizzero
Di GOAT ce nè solo uno, Nadal può fare incetta di titoli consecutivi che vuole ma rimane un terraiolo che ha saputo vincere su altre superfici nei suoi periodi migliori ma ad esempio le Finals ha sempre fatto pietà. Oggi su cemento e erba le prende sonoramente da uno che ha 5 anni più di lui. Un GOAT non può fare schifo su alcune superfici e altre no. E poi rimane sempre l’ombra del doping e delle sacche di Fuentes che ancora aspettano.
Djokovic per avvicinarsi a essere definito tale ha ancora da vincere un bel pò anche perchè negli scontri diretti ha spesso perso con chi più grande di lui.

2 Wimbledon (1 vinto battendo il suo Re), 1 AO e 4 US Open vuol dire fare schifo su erba e cemento? AHAHAHAHAHAHAH
Nadal è talmente dominante su terra rossa che tutti gli altri successi vengono insabbiati!

No comment sul doping, solita tiritera quando non si sa più cosa dire, attenti solo a non farlo ad alta voce che una giornalista francese s’è beccata una bella denuncia per aver detto una strnzata simile, perdendo non pochi soldini (e parecchia credibilità). Ah e ovviamente quando si tocca questo argomento della resurrezione svizzera 2016-2017 con 2 Slam vinti a 35 anni non si fa mai cenno.

E comunque per la cronaca, Djokovic ha un h2h positivo contro entrambi gli altri 2, forse non aggiorni il sito dell’ATP dal 2009.

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gio’ (Guest) 13-10-2020 20:18

Scritto da tinapica
@ Martina (#2630946)
Mi spiace ma io non guardo i punti attribuiti a chi vince ma gli albi d’oro, sempre riferendomi ai tornei e non alle esibizioni ad inviti per i primi 8 della classifica.
Quindi più che togliere il Queen’s io ci aggiungerei Barcellona e, al limite sì, Paris Bercy.
Madrid e Shanghai per me è come se non ci fossero.
Infine, secondo me, forse Becker e Sampras (più Becker che Sampras, a giudicare dalle loro dichiarazioni) effettivamente pensano che l’esibizione di fine anno valga più del RG (la vecchia storia della volpe e dell’uva…) ma Mc Enroe ed Edberg no: ci soffrono come bestie per non aver in bacheca la coppa dei moschettieri (se era già quello il trofeo per il vincitore al loro tempo) e baratterebero volentieri anche uno dei loro Wimbledon (non quello dell’81 per Mac, non quello del ’90 per Edberg)

Scritto da Luca
Della serie,più danni della grandine
Goran Goran,c’è un oceano di differenza tra il dire che un giocatore è favorito sull’altro e il dire che l’altro non ha nessuna possibilità.
Soprattutto se quell’altro,quel torneo,l’aveva già vinto per 12 volte,dimostrando,quindi,di saper trovare le “risposte” ai problemi posti dagli avversari
Aldilà della poca furbizia di dirla,una cosa del genere,per me è ancora più grave il solo pensarla,il che,per un addetto ai lavori,reca scritto forte e chiaro la parola incompetenza assoluta

Francamente non capisco questa tua avversione per i 1000 di Madrid e Shanghai… Sono comunque 1000, se guardi l’albo d’oro sono sempre i Fab 3/4 i vincitori (salvo rarissime eccezioni), i prize money sono i maggiori dopo Indian Wells e Miami, hanno almeno il campo principale con la copertura in caso di pioggia… Ok, sono tornei “giovani” e non hanno la storia e la tradizione di altri tornei, ma diamine…

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