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Torneo Avvenire: Piraino trionfa nella finale tutta azzurra

16/06/2019 01:29 5 commenti
Gabriele Piraino - Foto Panunzio
Gabriele Piraino - Foto Panunzio

Il motto della 55° edizione del Torneo Avvenire recitava #leaveyourmark, Gabriele Piraino e Niccolò Ciavarella la propria missione l’avevano già compiuta ancor prima di mettere il piede in campo per la finale. In una settimana hanno regalato emozioni e infiammato il pubblico del Tennis Club Ambrosiano che ha ancora ha negli occhi il dominio di Piraino contro la testa di serie numero uno Kalocsai e l’incredibile rimonta al terzo set di Ciavarella nei confronti di Gonzalo Bueno. Lo sport impone, però, che solo uno dei due ragazzi, amici e compagni di stanza in questa settimana milanese, possa scrivere il suo nome in un albo d’oro che comprende gente come Borg, Lendl, Edberg, Ivanisevic e Del Potro. Il trofeo, da quest’anno intitolato alla memoria di Antonio Mariani, per lungo tempo Presidente del Comitato Regionale della Lombardia, prende così la strada di Palermo nelle mani di Gabriele Piraino. Una sfida dove la tensione era alta con anche il numeroso pubblico che ha sfidato il caldo milanese a seguire in religioso silenzioso. Dopo un turno di battuta in cui entrambi perdono il servizio è Piraino a rompere il ghiaccio e a chiudere il primo set sul 6-2. Il secondo set si apre sulla stessa linea del precedente con due turni di battuta regalati all’avversario, Ciavarella però perde il servizio anche nel terzo gioco e di fatto quella è la sua resa, anche il secondo set finisce 6-2. “Sono molto felice di aver vinto un torneo così prestigioso – racconta il palermitano classe 2003 – a fine partita ho fatto i complimenti a Niccolò perché anche lui ha disputato un gran torneo e una buona partita. Una vittoria che voglio dedicare a tutti quelli che mi aiutano, in particolare i miei genitori e il mio maestro Davide Cocco”.

Nell’abbraccio finale si vede tutta l’amicizia e il rispetto tra questi due ragazzi, con Ciavarella che spiega: “Oggi ha pesato la stanchezza, ma da questa partita ho tanto da imparare e sono sicuro che la prossima volta andrà meglio, continuando a lavorare arriverà il mio momento”.

Piraino succede al brasiliano Pedro Boscardin Dias vincitore nella passata edizione ed è il nono italiano ad aggiudicarsi il trofeo. L’ultimo campione azzurro fu Federico Arnaboldi nel 2016, ma se contiamo che fino al 1968 l’Avvenire era riservato solo a tennisti italiani scopriamo che solo in cinque sono riusciti a compiere l’impresa sulla terra del TCA.

A vincere il singolare femminile è invece la svizzera Sebastianna Scilipoti che supera in 3 set la croata Lucija Juric Bagaric, testa di serie numero uno del tabellone. Una finale che dimostra per l’ennesima volta come quella che può sembrare una gara a senso unico sia in grado diventare spettacolare all’improvviso. La svizzera vince infatti il primo set 6-0 e si porta sul 4-1 nel secondo, poi il black out con Lucija Juric Bagaric che ne approfitta e rimonta fino al 6-4. Sebastianna non accusa il colpo e nel terzo set torna ai suoi livelli iniziali chiudendo sul 6-2: “Ero molto emozionata – racconta la giovane svizzera – era la prima volta che giocavo davanti a un pubblico così numeroso con tanto di giudici di linea e raccattapalle”. Sebastianna sa bene a chi dedicare il trofeo: “Ai miei allenatori che non sono potuti venire ma mi sono stati vicini tutti i giorni e a mio papà che è stato con me in questa settimana. Anche al mio fratellino Philip sebbene a lui piacesse di più la pasta del tennis”.

5 commenti

ilpallettaro (Guest) 16-06-2019 15:32

FFA ha vinto la sua prima partita in un challenger a 14 anni.
lasciando stare i campionissimi e scendendo qualche gradino, a 14/15 anni i ragazzi che possono pensare di provarci sono nel circuito itf junior e a 16 anni sono stabilmente nel circuito itf junior e si affacciano al mondo itf.
giocare a 16 anni un torneo che non da nemmeno punti junior, è interessante solo per chi in itf non ci metterà mai piede, e allora gli vanno benissimo i tornei domestici.
sono carriera anche quelle, locali, con la consapevolezza che il mondo degli aspiranti pro fa già tutt’altro.
ora, l’avvenire se non vuole essere il torneo del ricordare (grandissimo braccio di ferro! ottima definizione) che snocciola i ricordi dei vari edberg e lendl e che oggi si trova come campione un 16enne 2.7 senza neanche classifica itf junior, deve cambiare format e legarsi ai punti itf junior.
l’alternativa è scomparire nel giro di un paio d’anni.

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biglebowsky 16-06-2019 13:35

Piraino fa rima con Mannarino.

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Spider 99 (Guest) 16-06-2019 12:26

Il livello quest’anno non era granché perché mancavano tutti i big 2003 italiani come Nardi tabacco tramontin e anche stranieri come rune o garfia…in ogni caso va detto un bravo al mancino palermitano che ha giocato alla grande. Purtroppo ormai i big giocano esclusivamente gli under 18 e lavvenire ha perso il fascino di un tempo..

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Braccio di Ferro (Guest) 16-06-2019 10:54

numeroso pubblico??? Quando l’Avvenire era davvero l’Avvenire e non un semplice Ricordare via Feltre andava in tilt. 4/5mila persone a gremire tribune mobili montate tutte attorno al campo centrale, alte il doppio di quella misera di adesso montata a lato campo (per altro nemmeno per tutta la sua lunghezza) e terrazzamento con due tre file di persone in piedi accalcate per tutta la sua lunghezza… Ecco la prima cosa che dovrebbero fare gli organizzatori per ridare senso alla manifestazione (e alla lingua italiana): rinominare la manifestazione da Torneo dell’Avvenire a Torneo del Ricordare
Nota del buon ricordo a parte, complimenti a Piraino, che a tennis sa giocare piuttosto bene e ha una mano piuttosto educata anche sotto rete; cosa che, di fronte alla tribù di palleggiatori senza volto che han monopolizzato il tennis nell’ultimo ventennio – pro o juniores che siano -, fa sempre ben sperare.

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Elio 16-06-2019 07:58

Complimenti. Bravi entrambi.

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