Gilles Simon tuona: “Le bolle sono state create per proteggere i tornei, non i giocatori”
08/04/2021 09:18 
27 commenti
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Gilles Simon, 36 anni
Il francese Gilles Simon è da sempre un tennista “scomodo”, uno senza peli sulla lingua, pronto ad esternare e difendere le proprie idee anche se contrarie al sentore comune. 36 anni, Gilles sta attraversando la fase terminale di una lunga e fortunata carriera, che l’ha visto entrare nella top10 (n.6 nel 2009) e battere i migliori. Negli ultimi mesi ha vissuto molte delusioni, tante sconfitte e pochissime gioie, con un crollo in classifica oltre la posizione n.60 (oggi è 63). Questa settimana è in campo al nostro ATP di Cagliari, e oggi sarà l’avversario di Lorenzo Sonego nel secondo turno, terzo match di giornata sul centrale.
L’ha raggiunto il quotidiano francese L’Equipe, a cui ha rilasciato una breve ma significativa intervista, con la parte più “calda” sulle bolle sanitarie, a suo dire create per il funzionamento legale dei tornei ma per niente utili ai giocatori. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero, che, come sempre, scatenerà più di un commento e critiche…
“Personalmente sono contro le bolle, ma è un’opinione e non vorrei più arrabbiarmi” dichiara Simon. “Mi sono detto: ‘va bene, ci sono le bolle, in base a queste condizioni sceglierò il mio calendario. Vado in località dove il tempo è bello. Qui (a Cagliari) il club è bello, poi andrò a Barcellona e all’Estoril’. Mi sto adattando. Ormai ho già smesso di dire di non fare bolle, anche se è evidente che non ci siano differenze nei casi positivi rispetto al circuito Challenger, dove non ci sono bolle … Alle fine hai due opzioni: o gli dici che sei incazzato, e questo è l’unico modo per combattere, o ti adatti“.
Continua Gilles nelle sue dure critiche: “Tutto il mondo è al limite, alla fine sono i giocatori a giocarci in queste condizioni. Per me le bolle sono lì per proteggere i tornei e non i giocatori. Sono rassegnato, credo che non cambierà nulla, sono le loro decisioni e punto, non c’è alternativa né contraddittorio. Ho sempre detto che l’ATP è molto più dei tornei che dei giocatori, e questa situazione sta rendendo il tutto ancora più chiaro“.
La vita in queste condizioni per Simon è davvero dura: “È una situazione molto complicata, questa crisi la dice lunga sul sistema di cui facciamo parte, dove è richiesto il massimo impegno da parte dei giocatori, e basta. Siamo quelli che subiscono la riduzione del montepremi, quelli che devono sopportare condizioni di gioco più dure. A questo si aggiunge la classifica. Se non sei soddisfatto delle condizioni e non giochi, crolli in classifica e quindi non riesci più a giocare. Mi sento come se fossimo costretti a giocare e perdere soldi in molti tornei… Le bolle nei tornei indoor non sono facili. A Montpellier ero estremamente depresso nel vedere le mogli dei giocatori portare a spasso i loro bambini proprio fuori dalla camera d’albergo, dato che c’era il coprifuoco alle 18. I giovani giocatori affrontano meglio queste condizioni perché non hanno ancora pianificato la loro “prossima vita”, ma per quelli di noi che hanno una famiglia non ha senso mettere i bambini in una bolla. È difficile adattarsi e andare avanti”.
Ecco la soluzione che doveva essere adottata, vista l’emergenza, secondo il francese: “Per me la classifica avrebbe dovuto essere bloccata. In questo modo viaggia solo chi ritiene giusto farlo. Più alta è la tua classifica, maggiore è la pressione che hai. Chi ritiene che il prize money dei tornei non sia abbastanza, poteva scegliere di non viaggiare. Forse se l’ATP l’avesse fatto, nessuno avrebbe viaggiato e giocato… quindi sei forzato a giocare e in queste condizioni perdi soldi. È complicato. Avrebbero dovuto prendere decisioni molto diverse all’inizio di questa crisi, non attenersi disperatamente allo stesso programma come se niente fosse. Ora dobbiamo resistere e aspettare che arrivi il vaccino”.
Parole forti e chiare, assai critiche verso il sistema e come viene gestito. La situazione è oggettivamente molto complicata, ma onestamente anche per i tornei, non solo per i giocatori.
Marco Mazzoni
TAG: bolle sanitarie tornei, critiche all'ATP, Gilles Simon, Marco Mazzoni
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Non è il primo che fa questo genere di critiche, chi più chi meno si sono lamentati anche altri giocatori, in alcuni punti non ha torto cmq secondo me.
Ovviamente non sono un giocatore quindi non posso conoscere bene la situazione ma personalmente non mi trovo molto d’accordo con quanto detto da Simon. Sembra semplicemente difendere i suoi interessi e bassa. Un congelamento delle classifiche ad esempio andrebbe a discapito di molti di coloro che stanno giocando bene in questo periodo. Lamentarsi poi delle bolle è un’altra cosa senza senso quando ti permettono di fare la tua professione in giro per il mondo, in un periodo di covid. Poi difendere i tornei da cosa che è già tanto se riescono a fare entrare piccoli gruppi di pubblico?!! Anche per quanto riguarda il montepremi è ridicolo vedere tennisti con un buon patrimonio lamentarsi quando l’ATP ha giustamente ridotto il prize money delle fasi finali dei tornei, prorpio per non penalizzare i primi turni! Magari, come tutti, l’ATP avrebbe potuto predisporre soluzioni migliori ma certamente le idee di Simon non mi sembrano quelle più adatte…
Quello che dice è talmente stupido da non meritare un commento, basti dire che se io blocco le classifiche chi non gioca per 2 anni rimane dove è…giusto per privilegiare il merito…
simon lo reputo una persona molto intelligente , se dice questo vuol dire che ha i suoi motivi l’tap
è molto di più …..
Certo che i vantaggi li hanno avuti tutti e poi ognuno sfrutta a convenienza la situazione.
Djokovic a Bercy cosa ci andava a fare, tanto per dirne una? Non puoi aggiungere punti, fai un viaggio con tutti i rischi che comporta. Nadal a US Open?
Poi certo, ognuno si è rimodulato il calendario a seconda delle esigenze (di classifica).
Questi commenti non tengono conto della posizione di privilegio che hanno i tennisti professionisti che rientrano nei primi cento del mondo rispetto alla gente comune in una situazione di pandemia mondiale.
@ 07Ancy (#2746523)
C’entrano che, siccome tifo Federer, non mi andava di attribuire, tra i tre sommi, solo a lui i privilegi, dato che, anche se minimali rispetto ai suoi, ne hanno avuti anche loro.
@ 07Ancy (#2746523)
Io aggiungerei pure Monfils
L’atp raccoglie con peso decrescente di classifica l’opinione di tutti i giocatori.
Se ù stata presa la decisione di passare a 24 mesi è perché i tennisti che erano nei primi 100 lo desideravano.
Simon spiega perché è comprensibile quella decisione.
Si gioca per meno soldi in condizioni anomale per programmazione ed allenamento, è pienamente logico che i risultati precedenti vengano in parte pesati.
Tutti a pensare solo a Federer che dal congelamento non ottiene grandi vantaggi. I tornei che vuole giocare li gioca comunque (chi non lo inviterebbe?), essere testa di serie non è che gli dia grandi vantaggi. Se è più forte di tutti, vince comunque, se deve perdere da Djokovic, perdere al primo turno o in finale, gli cambia poco.
@fa fino a prova contraria la libertà opinione ed il diritto di critica, almeno in Italia, sono tutelati dalla costituzione… e no, non esiste un discrimine basato sul patrimonio.
Può lamentarsi uno ricco come uno povero.
Quindi se vuoi entrare nel merito e criticare la sua opinione ben venga, altrimenti evita. Grazie.
p.s: si chiama populismo il pensiero dietro alle tue parole.
Giles,abbiamo capito che sei francese, ma stai sempre a lamentarti?
sinceramente di tutti questi personaggi (e non solo dello sport) che si lamentano avendo sicuramente già un patrimonio che permette loro una vita agiata anche smettendo di lavorare per sempre (magari un po’ meno agiata di quella che avevano pre covid ma sempre una bella via) ne ho piene le scatole.
Da qualsiasi angolazione tu prenda questa pandemia in tutti i contesti, essendo una situazione estremamente complicata errori ce ne sono sempre e creano scontento a chi li deve subire, che non sempre ha la lucidità e la capacità (e magari il tempo, elemento basilare per gestire una situazione complessa) per dare un giudizio razionale. Chiaramente è l’entità e la frequenza degli stessi che può aggravare la situazione. Faccio degli esempi: Astra Zeneca ha toppato del 70% le previsioni di fornitura. Errore molto grave. La Svezia non ha mai fatto lockdown e ha una percentuale di contagiati e morti enormemente superiore ai loro vicini di casa Finlandia, Norvegia e anche Danimarca che hanno una densità di popolazione simile e un’organizzazione simile. Errore grave. La Moratti ha chiesto di vaccinare in proporzione al PIL chiedendo anche più vaccini per la Lombardia. Errore gravissimo anche perché poi con questo approccio eticamente sbagliato, la Lombardia (assieme alla Toscana) è quella che per lungo periodo ha vaccinato meno persone fragili. Secondo me gli errori dell’ATP, se errori sono ma non ho abbastanza elementi per giudicare, mi sembrano invece meno importanti. Innanzitutto hanno dovuto e devono interfacciarsi con i governi per la gestione dei tornei e i governi impongono coprifuochi e quarantene. Il prize money è coperto anche dalla presenza di pubblico oltre che dalle TV. Bloccare totalmente la classifica non avrebbe permesso ad altri di scalarla, il meccanismo diluito nel tempo che hanno adottato può non essere perfetto ma in termini filosofici è corretto (Gene61, tu che ne dici?). Chiaro che i giocatori conoscono molto meglio di me i meccanismi e i dettagli di quello che succede in ATP, ma francamente la lamentela di Simon mi sembra esagerata così come quelle di Isner e Pospisil (che probabilmente ha avuto più che altro un moto di orgoglio contro le decisioni forse autoritarie di Gaudenzi, più che entrare nel merito dei provvedimenti in sé). Non credo che tutti gli altri tennisti siano dei pecoroni che non vogliano dire la loro. Forse fanno fatica a capire che tutto il mondo sta funzionando così in questo momento, se non peggio.
Al netto di tutto noto una cosa, i tennisti francesi mediamente non hanno reagito bene al periodo Covid, c’è chi addirittura sembra svalvolare di brutto e chi fa la piangina ininterrotta.
Gli Italiani e i Russi sembra che si stiano abituando bene. Un Italiano a cui il periodo covid non ha fatto molto bene è Fognini, ma lui è di Arma di Taggia, sente probabilmente troppo l’aria Francese.
Gli australiani come Tomic e Kirgios si sono isolati ancor di più.
Qui andiamo nell’antropologia.
La cosa interessante di queste dichiarazioni è che emerge come il congelamento delle classifiche non sia voluto solo dai top player come pensavo, ma probabilmente da molti più giocatori.
A parte questo dichiarazioni poco sensate a mio avviso… Con 5.000 € incassati perdendo si primi turni atp non mi dica che non copre le spese che non ci credo… Che poi fermando il tour o non giocando non incasserebbe proprio niente quindi sarebbe decisamente peggio…
Sulla classifica da congelare ulteriormente dichiarazioni che guardano solo ai propri interessi e non ai giovani ai quali in pratica Simon vorrebbe dire di mettersi in stand by, e che potranno scalare la classifica tra un paio d’anni…
Altro francese snobbino,vedi Paire..mangiabaguette e puzza sotto il naso,ma i prize money se li prendono eh!
Farsa totale
Simon ha ragione da vendere
Ma cosa centrano Djokovic e Nadal? Capisco se saltavano tantissimi tornei, in fondo hanno saltato tornei dove non è che potessero fare chissaccosa per incrementare classifica e punti.
Chi veramente marcia sopra questa situazione sono Paire e Kyrgios.
Porello… È un dato di fatto che molti professionisti, al pari dei politici, scordino completamente in che condizioni vive la gente comune e di quale privilegio godano.
La pandemia ha dimostrato che si può fare a meno di quasitutto e principalmente di partite di calcio taroccate e partite da tennis con ribattitori seriali
Incredibile, qui su un forum di tennis, se vengono pubblicati articoli di tennisti che non sono d’accordo con quanto fa ATP, apriti cielo.
Simon ribadisce una cosa che solo chi ha le fette di salame sugli occhi non capisce:
L’ATP è nettamente sbilanciata a fare gli interessi degli organizzatori dei tornei che dei giocatori che dovrebbero essere i protagonisti!!!
La bolla fatta a New York ha funzionato benissimo e credo anche negli tornei visti i rari casi di positivi. Simon fa sempre delle rimostranze stupide come sul prize money. I tornei funzionano proprio perchè i protagonisti non si prendano il Covid, altrimenti non si arriverebbe a terminarli. La Sharapova quando lo “recensì”, non sbagliò nei riguardi del francese.
Hanno perfettamente ragione i tennisti, loro sono liberi professionisti a partita iva, se non lavorano non mangiano. Mica come i calciatori che sono a stipendio fisso. Parlo della pandemia naturalmente che penalizza non i tornei ma i tennisti. E che qualcuno mi venga a dire che sono ricchissimi e viziati. Si quelli in top 20 gli altri fino alla settanta stanno benino, ma quelli fuori dai 100 adesso stanno alla canna del gas, provate a sentirli
A livello sanitario non cambia niente, la decisione è stata presa solo con l’obbiettivo economico di avere spettatori, cosa peraltro affatto garantita.
E poi…(confesso di non aver letto oltre il titolo in precedenza…):
“Se non sei soddisfatto delle condizioni e non giochi, crolli in classifica e non puoi più giocare”…
Vada a chiedere qualche lume a riguardo, che so, a Nick Kyrgios (Federer ne può star fuori solo perché avrebbe comunque avuta la classifica protetta per infortunio; ma a classifica scongelata avrebbe persi i privilegi di essere testa di serie, a quanto mi risulta; Ma anche Djokovic e Nadal non avrebbero potuto far la scelta che han fatta con Miami e Parigi Bercy senza conseguenze…).
Simon: Lei ha proprio la faccia come il didietro!
@ Franco66 (#2746465)
Pericolosamente…non ne farei una tragedia se il posticipo fosse straordinario, cioè non diventerà ordinario: questa settimana in più fu aggiunta pochi anni or sono; prima si giocavano RG e Wimbledon con lo stesso iato di tempo che intercorrerà quest’anno, tranquillamente, senza problemi
…e senza i tornei chi gioca non avrebbe potuto giocare. Quindi, a parte il “solito” vertice che può vivere anche solo di pubblicità e/o di rendita, chi non avesse giocato avrebbe avute parecchie difficoltà a guadagnare qualcosa. Ci pensi, Simon.
FORZA LORENZO ❗ ❗ ❗
Il Roland Garros è stato posticipato di una settimana A livello di emergenza covid non so cosa cambi L’unica cosa certa è che si avvicina pericolosamente a Wimbledon Maahh?!?